Isola Santa, borgo incantevole che si affaccia sul lago in cui si specchiano i boschi di castagno e le montagne circostanti, è stato per molto tempo un luogo di ricovero per i viandanti che attraversavano le Apuane passando per la Foce di Mosceta, negli spostamenti dalla Versilia alla Garfagnana o viceversa. Dal 1260 fu costruito un ospitale, poi diventato chiesa di San Jacopo, che accoglieva i pellegrini che percorrevano questo tragitto duro e faticoso.
Isola Santa potrebbe avere origini più antiche. Prima della costruzione del lago artificiale, questo borgo era sito in fondo ad una valle particolarmente stretta attraversata da un ponte, oggi sommerso, in una posizione ottimale per controllare la strada. Alcuni antichi documenti, inoltre, testimoniano che esistesse una torre, probabilmente in corrispondenza dell'attuale "Via della Torre”.
E' nel 1949 che le acque del torrente Turrite Secca vengono convogliate per formare una diga a scopo idroelettrico. In seguito a questa costruzione vennero sommersi i resti del vecchio "Mulino Mosceta" e di un ponte ad arco.
La chiesa di San Iacopo venne fondata probabilmente dalla Contessa Matilde di Canossa per i pellegrini e i viandanti, insieme a un piccolo ospitale, che valicavano il monte Mosceta, sulla Pania, e passavano dalla Garfagnana in Versilia.
Sorge sulle sponde dell'omonimo lago, artificialmente realizzato negli anni Settanta del XX secolo, e dell'antico borgo medievale. Citata per la prima volta in documenti del 1260, nel 1564 fu adibita a oratorio dal vescovo di Lucca, per la difficoltà da parte dei fedeli di raggiungere la pieve di San Pietro di Careggine da cui dipendeva.
Agli inizi del 1600 venne amplita e la piccola sacrestia costruita grazie alla comunità di Isola. La struttura è il risultato dell'annessione del vecchio ospitale e del piccolo oratorio. Successivamente fu realizzata la canonica e fu concessa in uso una vecchia torre per realizzare il campanile.