Il territorio della Garfagnana è costellato da chiese e pievi romaniche che hanno determinato, mediante l'arte e la fede, lo sviluppo culturale e sociale del territorio.
In particolare la nascita delle Pievi è molto antica: a maggior parte, infatti, ha origini romane ed insieme ai monasteri e agli ospedali assicuravano sostegno e conforto ai pellegrini che si erano avventurati nei territori impervi di questa zona.
Infatti proprio dalla Garfagnana passavano alcuni itinerari dell'antica via Francigena, percorso di pellegrinaggio che da Canterbury portava a Roma, che rappresentava una delle più importanti vie di comunicazione europee in epoca medioevale.
Per citarne alcuni: la Via del Volto Santo, la Via della Contessa Matilde e la Via della Transumanza che si congiungono a Castelnuovo in Garfagnana, un tempo centro fortificato nonchè sede amministrativa e commerciale.
Le pievi in questo caso assumevano dunque anche la funzione di ricovero in quanto punti di passaggio dei pellegrini.
Il nome "pieve" deriva da "plebs" che era formata dalla popolazione residente nelle campagne, dedita alla lavorazione della terra confinante con le fortezze.
Nel corso dei secoli le pievi assunsero diversi significati e funzioni a seconda delle dominazioni a cui furono soggette fino al 900, quando il termine "pieve" iniziò a indicare la chiesa con la sede battesimale e come polo di diffusione del cristianesimo, alla quale erano soggette altre chiese minori site nelle zone circostanti.