Prodotto nei forni locali dei vari comuni della Garfagnana, in quantità di circa 2500 Kg, è un dolce tipico che si prepara il giorno della vigilia pasquale e lo si porta a benedire, insieme alle uova, il Sabato Santo oppure alla messa di Pasqua.
Nonostante sia un dolce povero, presuppone una preparazione lunga che consta di 5 fasi di lievitazione e, n base alla quantità dell'impasto, può essere conservato anche due giorni.
In Garfagnana gli ingredienti sono burro, vin santo, uova, farina grano 00, zucchero, lievito, anici, uva passa.
Di forma circolare, esternamente è di colore marrone tendente al nero mentre la pasta è giallo dorato.
Nella piana lucchese variano gli ingredienti in quanto la pasimata, a forma di panino, è fatta di farina, zucchero, strutto o burro, pasta di pane, lievito, latte e semi d'anice.
La produzione di questo dolce oggi è a rischio; l'80% è destinata alla vendita diretta mentre il 20% ai negozi locali.
Una volta era preparata solo in ambito familiare, cotta nei forni a legna casalinghi o portata al panificio e, avendo forma a ciambella, infilata al braccio quando la si portava a benedire.